

COSA TROVARE
Meravigliosi sentieri per trecking o percorsi per biker ti condurranno alla scoperta di questi luoghi incantati, dai secolari castagneti, alle stupende faggete…e poi le querce, le pinete di abete, i carpini e gli aceri, i tigli, gli olmi e gli agrifogli. Una straordinaria varietà di vegetazione montana, ricca di specie arboree, che solitamente è molto rara nell’Appennino e la sua presenza relittuale è di notevole interesse naturalistico.
Durante la bella stagione i sentieri che si possono percorrere sono svariati, molti dei quali adatti ad essere intrapresi anche da famiglie con bambini al seguito.
Durante la fine del mese di Giugno, potrete notare e rimanere colpiti dalle sfavillanti fioriture delle ginestre che riempiono il paesaggio di giallo intenso e profumi dolciastri da inebriare i sensi.
Nel periodo autunnale i colori mutano passando dal verde al rosso, arancio e giallo dipingendo scenari di altissimo livello. La raccolta dei funghi e delle castagne sono attività tipiche del territorio con la possibilità di essere accompagnati e guidati da esperti che, in tutta sicurezza, vi faranno scoprire il bosco e trascorrere incantevoli giornate all’aria aperta.
La stagione invernale trasforma il territorio in maniera sostanziale passando dai colori accesi autunnali al bianco candido della neve. Nel comune di Tredozio, vista la sua altitudine che passa dai 350 slm agli oltre 1000 slm dei Monti circostanti, può scendere anche copiosamente oltrepassando il metro con estrema facilità offrendo immagini uniche e da immortalare. Le temperature possono scendere di diversi gradi sotto lo zero ma, nelle giornate soleggiate, preparatevi anche a togliere la giacca lasciandovi accarezzare dai raggi e facendovi rapire dal cielo azzurro e limpido. In queste condizioni, i manti soffici, vi possono offrire la possibilità di praticare ciaspolate in compagnia sia in zone piane che di alta montagna, in quest’ultimo caso facendo sempre attenzione alle condizioni meteorologiche che possono variare repentinamente in quota.
La Locanda Guelfo sarà sempre pronta ad attendervi per un meritato soggiorno di coccole tra paesaggi unici e mozzafiato.
La storia
La storia di questo territorio comincia in età antica, con i primi insediamenti Etruschi che trovarono nel “Lago degli Idoli” il più importante sito dell’Appennino tosco-romagnolo (ai piedi del Monte Falterona) dove venerare le proprie divinità. Le Foreste Casentinesi sono un’area ben nota fin dal Medioevo, quando le popolazioni toscane utilizzavano il prezioso legname proveniente da questi boschi per numerose attività, come l’Opera del Duomo di Firenze e altre. Nel corso del tempo un ente laico che gestiva queste foreste, utilizzò il legname per la costruzione di vari edifici tra cui la Cupola del Brunelleschi mentre il Granducato di Toscana impiegò gli enormi abeti bianchi ricavati da queste montagne per costruire gli alberi maestri delle flotte navali di Pisa e Livorno.
Particolarmente importanti per questi luoghi e la conservazione delle Foreste, sono stati gli insediamenti monastici di San Romualdo a Camaldoli fin dal 1012 e di San Francesco d’Assisi a La Verna nel 1213.
Dal punto di vista naturalistico, circa l’80% del territorio è boscoso: l’area protetta rappresenta una delle foreste più pregiate d’Europa, il cui cuore è costituito dalle Foreste Demaniali Casentinesi al cui interno si trova la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la prima istituita in Italia nel 1959 e più volte insignita del Diploma Europeo.
